La frattura della mandibola avviene generalmente in seguito ad un evento traumatico, come ad esempio una caduta: i trattamenti e i tempi di guarigione.

La frattura della mandibola  è sicuramente l’evento traumatico più frequentemente riscontrato in chirurgia maxillo-facciale. Vediamo insieme quali sono i trattamenti più indicati e i tempi di guarigione.

Cosa si intende per frattura della mandibola

Una frattura alla mandibola è generalmente procurata da un evento traumatico come una caduta, un trauma sportivo o un incidente d’auto ed è sempre accompagnata da dolore (anche a riposo) e gonfiore; in alcuni casi può comportare la riduzione dell’apertura della bocca e/o lo spostamento laterale della mandibola stessa.

Esistono diverse fratture della mandibola come quelle:

  • Composte – Scomposte
  • Complete – Incomplete
  • Stabili – Instabili
  • Chiuse – Aperte

I trattamenti

L’intervento chirurgico di riduzione e contenzione di una frattura  mandibolare è sempre necessario, fanno eccezione fratture in età pediatrica con dentatura non definitiva o nei pz anziani con grave atrofia ossea nel qual caso può risultare più indicato un trattamento incruento di bloccaggio intermascellare che sarà generalmente mantenuto per 30 giorni circa.

In tutti gli altri casi, ove il trattamento chirurgico è il trattamento elettivo, l’operazione chirurgica ha lo scopo di ridurre le rime fratturative e contenerle mediante piccole placche in titanio che permetto di poter ricominciare ad alimentarsi normalmente in pochi giorni. Tali mezzi di sintesi ossea sono altamente biocompatibili e generalmente non necessitano di successiva rimozione.

L’intervento chirurgico si effettua dall’interno del cavo orale senza la necessità di effettuare incisioni cutanee

Se hai bisogno di una visita specialista per individuare la soluzione più indicata per te, la professionalità e l’esperienza di Evaristo Belli è sempre a tua disposizione quando si tratta di intervenire sulla frattura della mandibola. Consulta il nostro sito e scopri di più!