L’angiofibroma nasofaringeo è una tipologia di tumore che interessa prevalentemente la popolazione maschile durante la tarda infanzia e l’adolescenza: quali sono le cause e in cosa consiste il trattamento.

L’angiofibroma nasofaringeo è un tumore raro fibrovascolare benigno, localmente aggressivo, che origina dalla parete posterolaterale del rinofaringe e che colpisce prevalentemente i giovani di sesso maschile .

Cos’è l’angiofibroma nasofaringeo

L’angiofibroma nasofaringeo è una particolare tipologia di tumore che interessa prevalentemente soggetti di sesso maschile durante la tarda infanzia e l’adolescenza e si presenta sotto forma di massa nella cavità nasale e nel rinofaringe estendendosi alla fossa infratemporale. Sebbene questo tumore sia caratterizzato da una progressione sia lenta, la malattia presenta un considerevole tasso di recidiva.

Le cause

Al momento non è possibile fare un quadro su quelle che sono le cause che favoriscono la comparsa dell’angiofibroma nasofaringeo. Una delle ipotesi è che la formazione di questo tipo di tumore possa avere una correlazione di tipo ormonale. L’ipotesi nasce dal fatto che, come visto, questo tumore colpisce principalmente soggetti di sesso maschile tra la tarda infanzia e l’adolescenza.

Questi tumori non sono di tipo canceroso e raramente lo diventano. È comunque necessario intervenire con tempestività per evitare problemi collaterali. Infatti questo tipo di lesioni tendono ad ingrandirsi progressivamente fino a raggiungere considerevoli dimensioni ed alterare le strutture anatomiche limitrofe alla sua sede di insorgenza.

Clinicamente cresce in modo silente ed il più delle volte il primo sintomo che compare è un sanguinamento dal naso che può assumere anche le caratteristiche dell’urgenza. Spesso compare con un progressivo cambiamento  della voce che assume il caratteristico  “timbro nasale”

In cosa consiste il trattamento

Di fronte a questo tipo di tumore si procede con il trattamento chirurgico sempre preceduto da un’embolizzazione possibilmente superselettiva. L’operazione viene effettuata per via endoscopica trans-nasale talvolta associata ad un approccio trans-orale che non lascia reliquati estetici e/o funzionali.

Per quanto riguarda i tempi di recupero, in assenza di complicazioni è possibile procedere con le dimissioni del paziente già a due o tre giorni di distanza dall’intervento ed il giovane potrà riprendere la sua normale attività scolastica in 8-10 giorni mentre l’attività sportiva si potrà riprendere dopo 30-40 giorni.

L’importanza della prevenzione

Anche in questo caso è doveroso e importante sottolineare l’importanza di non trascurare episodi di occasionali sanguinamenti nasali o di modifiche del timbro della voce. Un intervento precoce e mirato limita l’entità dell’intervento e la convalescenza del paziente.

Per ulteriori informazioni consulta il sito dello Studio del Professor Evaristo Belli.