Prof. Evaristo Belli
Odontostomatologia
Chirurgia Maxillo Facciale
La tonsillectomia è indicata solo negli adolescenti? È pericolosa negli adulti?
La tonsillectomia è indicata nei giovani con tonsilliti ricorrenti e negli adulti per motivi infettivi, ma anche nei casi di difficoltà alla respirazione notturna, russamento, e apnee notturne. Inoltre, le moderne tecniche chirurgiche con l’uso di “bisturi al plasma” rendono il decorso post-operatorio molto meno doloroso e il reinserimento socio-lavorativo più rapido.
La rimozione dei denti del giudizio deve essere effettuata per motivi di sicurezza in ambiente ospedaliero?
Assolutamente no. La sicurezza in un intervento chirurgico è data dal chirurgo e non dall’ambiente in cui esso lavora. Inoltre, i denti del giudizio possono essere estratti anche se in inclusione ossea totale in anestesia locale senza particolari stress per il paziente.
La difficoltà respiratoria può dar luogo a forti mal di testa?
Sì. L’ostruzione delle vie aeree determina una maggiore incidenza delle patologie sinusitiche che causano forti mal di testa, spesso associati a fotofobia. Inoltre, detta ostruzione comporta nel tempo un sovraccarico del sistema cardio-respiratorio. Mediante una TC si riescono a verificare eventuali alterazioni strutturali del sistema naso-seni paranasali e si può pianificare un trattamento chirurgico selettivo e mirato di tipo mininvasivo endoscopico.
Interventi chirurgici sul naso e sui seni paranasali per finalità funzionali o estetiche richiedono sempre l’uso del tamponamento con le garze dolorose da togliere?
Il tamponamento nasale deve essere sempre contemplato nella chirurgia del naso e dei seni paranasali, ma oggigiorno non si usano più le garze dolorose da rimuovere, ma piccole spugnette non fastidiose da togliere, oppure quando le caratteristiche anatomiche lo permettono, possono essere usati tamponi riassorbibili, che non devono essere rimossi, ma che si sciolgono in 4-5 giorni.
È sempre necessario un intervento chirurgico nei casi di rumori dell’articolazione temporo-mandibolare o nei casi di blocco dell’articolazione temporo-mandibolare?
No. La chirurgia dell’articolazione temporo-mandibolare è da considerarsi l’ultimo rimedio nel trattamento di queste patologie disfunzionali. Prima di ricorrere al “bisturi” è opportuno provare terapie funzionali non invasive che, nella maggior parte dei casi, hanno un’importante percentuale di successo.
Il mento “sfuggente” può portare nel tempo a problemi nella masticazione?
Il mento sfuggente è conseguenza di un deficit di sviluppo della mandibola che frequentemente dà luogo ad un retroposizionamento dell’articolazione mandibolare. Ciò nel tempo può determinare rumori e limitazione nei movimenti mandibolari associati a cefalee muscolo tensive. Di conseguenza, a seconda del tipo di gravità del deficit di sviluppo della mandibola, sarà necessario effettuare un riposizionamento condilo-mandibolare
Dopo interventi di correzione delle malformazioni maxillo-mandibolari residuano delle limitazioni nell’attività fisico-sportiva?
Le correzioni delle malformazioni dento scheletriche prevedono il riposizionamento delle basi scheletriche del mascellare superiore e della mandibola. Con i moderni mezzi di sintesi ossea in titanio si ottiene un’ottimale riparazione ossea senza lasciare una resistenza ossea diminuita, permettendo un totale reinserimento nella vita sociale, sportiva e lavorativa. Inoltre, questi mezzi di sintesi sono altamente biocompatibili e non richiedono la loro rimozione nella quasi totalità dei casi.
La chirurgia delle malformazioni maxillo-mandibolari deve sempre essere associata ad un trattamento ortodontico?
Sì. Il trattamento ortodontico permette di preparare le arcate dentali al trattamento chirurgico. Attualmente però si può effettuare un trattamento chirurgico pre-ortodontico che consente di accorciare parecchio la durata del trattamento ortodontico stesso “Surgery First”.
Dopo quanto tempo si può riprendere l’attività sportiva successivamente alla riduzione di una frattura del naso o dello zigomo?
In caso di attività sportiva professionistica o para-professionistica, questa può essere ripresa anche il giorno successivo al trattamento, utilizzando opportune protezioni individualizzate. Negli altri casi è consigliabile il riposo per 20-30 gg.
È sempre necessario sottoporsi ad asportazione di neoformazioni della parotide anche se benigne?
Sì. Le neoformazioni parotidee anche se benigne devono sempre essere rimosse precocemente in quanto più è grande la neoformazione più risulta complessa l’asportazione ed aumenta l’incidenza di possibili, anche se rari, danni al nervo facciale.
Il trattamento delle neoplasie naso etmoidali deve essere effettuato sempre mediante incisioni deturpanti il volto?
Assolutamente no. Ormai con le metodiche endoscopiche si possono rimuovere neoformazione naso etmoidali benigne e maligne, anche in fase avanzata, senza dover ricorrere ad incisioni cutanee sul viso. Tali metodiche endoscopiche, oltre a non lasciare danni estetici, permettono un precoce reinserimento nella normale attività socio-lavorativa.
All’asportazione dei tumori del cavo orale può seguire una ricostruzione delle strutture asportate?
Il trattamento delle neoplasie del cavo orale e più in generale di tutto il distretto oro-facciale prevede sempre una ricostruzione immediata dell’euritmia del volto del paziente. Anche i casi più complessi possono essere ricostruiti mediante le moderne tecniche di ricostruzione microchirurgica permettendo un rapido reinserimento nel contesto sociale e lavorativo del paziente.
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